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Risposta:
La Direttiva CSRD (Corporate Soustainability Reporting Directive) è una normativa europea che introduce obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità per le aziende. L'obiettivo è garantire una maggiore trasparenza e comparabilità delle informazioni relative ai criteri ESG (ambientali, sociali e di governance).
In Italia, il DLGS 125/2024 recepisce la direttiva estendendo l'obbligo a:
Grandi aziende con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore a 40 milioni di euro, o un totale di bilancio superiore a 20 milioni di euro.
PMI quotate in borsa.
Enti di interesse pubblico (banche, assicurazioni, ecc.).
L'obbligo si applica gradualmente, con scadenze che iniziano dal 2025 per i bilanci relativi al 2024.
Risposta:
Le aziende devono fornire informazioni dettagliate sui loro impatti ESG (Ecologici, Sociali e di Governance). I principali requisiti includono:
Tematiche Ecologiche: Emissioni di CO₂, uso delle risorse naturali, gestione dei rifiuti, adattamento ai cambiamenti climatici.
Tematiche sociali: Politiche di diversità e inclusione, salute e sicurezza dei lavoratori, impatti sulle comunità locali.
Tematiche di governance: Modelli di leadership, rispetto delle normative, gestione dei rischi ESG.
Le informazioni devono seguire gli standard ESRS (European Sustainability Reporting Standards) sviluppati dall'EFRAG.
Risposta:
Le organizzazioni che implementano una rendicontazione ESG conforme ottengono diversi benefici:
Reputazione migliorata: La trasparenza sulle pratiche ESG rafforza la fiducia di investitori, clienti e partner.
Accesso a finanziamenti green: Banche e investitori tendono a favorire aziende sostenibili.
Gestione dei rischi: Identificare e mitigare i rischi ESG aiuta a prevenire sanzioni, controversie e danni alla reputazione.
Vantaggio competitivo: Le aziende sostenibili attraggono clienti e talenti sempre più sensibili ai valori ESG.
Risposta:
Le aziende possono utilizzare strumenti e metodologie per facilitare la rendicontazione ESG:
Software di gestione ESG e Piattaforme specifiche aiutano nella raccolta e analisi dei dati ESG.
Framework internazionali: Standard come GRI (Global Reporting Initiative) e ESRS possono essere utilizzati per organizzare le informazioni.
Audit e consulenza: Collaborare con consulenti ESG o auditor competenti facilita l'adeguamento alle normative.
Risposta:
Le pubbliche amministrazioni (PA) giocano un ruolo fondamentale nell'implementazione delle pratiche ESG e nella conformità alle normative, soprattutto in qualità di enti che gestiscono risorse e impatti rilevanti sulla società e sull'ambiente. Per adempiere le PA possono seguire questi passaggi:
Integrazione della sostenibilità nelle politiche pubbliche: Raccogliere dati ESG rilevanti: Condivisione dei risultati con la comunità:La rendicontazione ESG delle PA deve essere pubblica e accessibile alla cittadinanza, contribuendo a promuovere la partecipazione e il monitoraggio delle iniziative sostenibili.
Le PA devono includere obiettivi ESG nei loro piani strategici e operativi, come il miglioramento della qualità dell'aria, l'efficienza energetica degli edifici pubblici e l'inclusione sociale nei servizi erogati.
Le PA devono monitorare e raccogliere dati strutturati per misurare le performance ESG.
Risposta:
Per preparare la tua struttura alla rendicontazione ESG innanzitutto puoi nominare un team interno o un responsabile dedicato alla sostenibilità.
Quindi:
Strumenti e metodi: Fornisci a tutti accesso a software e strumenti per gestire i dati ESG. Supporto esterno: Collabora con consulenti esperti per garantire un adeguamento alle normative.
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