Credi nel libero mercato e nella libertà di impresa?
Credi nell’importanza di di generare utili e profitti?
Credi che la SOSTENIBILITA' AZIENDALE sia la via di accesso necessaria alla emergente ECONOMIA REPUTAZIONALE?
Vuoi essere INFORMATO sulle nuove DIRETTIVE EUROPEE per contribuire alla costruzione di nuovi modelli di business basati sulla generazione di profitto nel rispetto delle persone e del pianeta?
Vuoi esercitare un ruolo responsabile nei confronti dei fattori Ecologici, Sociali e Gestionali per migliorare il tuo RATING ESG e comunicare i tuoi progressi nel BILANCIO DI SOSTENIBILITA’?
Vuoi, in definitiva, intraprendere un percorso di orientamento consapevole alla SOSTENIBILITA’ AZIENDALE?
Questa lettera è rivolta a te.
Caro imprenditore, spettabile professionista, gentile azienda, stimato consulente
ritengo che tu sia allineato alle più aggiornate direttive e disposizioni, e che quindi avrai già iniziato a capire che quella della SOSTENIBILITÀ non è più una scelta, ma ormai è diventata una necessità.
Se vuoi chiarire una volta per tutte le tematiche relative alla sostenibilità (tendenze del mercato, adempimenti, direttive europee, rating ESG, bilancio di sostenibilità, certificazioni ecc...), allora puoi decidere di investire qualche minuto del tuo tempo in modo davvero profittevole, leggendo questa lettera.
Il tempo stimato è di circa 15/20 minuti, un tempo considerato assolutamente non allineato alle modalità abituali di informazione e ai ritmi frenetici ai quali molti devono soccombere, ma perfettamente allineato al paradigma dello SLOW BUSINESS; il business dal volto umano.
Sono un ragazzo del secolo scorso, e ancora rimango ancorato alla mia esperienza in cui le cose belle e importanti mi capitano quando prendo il tempo di dedicare attenzione a ciò che mi succede, alle persone che incontro, ai messaggi che mi giungono.
Questo messaggio è dunque rivolto a quelli che la pensano come me: se intuisco che una cosa valga, posso anche fermarmi a coglierla.
Metaforicamente, possiamo considerare questa come una pausa, il tempo di un rifornimento e un caffè in autogrill, per rifornire il tuo serbatoio di nuove informazioni che - mi auguro sinceramente - potranno permetterti di ripartire per un viaggio molto interessante.
Ho deciso di scrivere questa informativa perché troppo spesso mi capita di dover sentire commenti e pareri completamente incoerenti su tematiche di grande attualità, ma ancora poco conosciute anche a coloro che invece avrebbero proprio bisogno di saperne di più.
Ora hai la possibilità di avere informazioni di qualità che pochi possono darti, e che ti permetteranno di fare delle scelte consapevoli, che si riveleranno determinanti per il futuro del tuo lavoro.
Il Percorso GREEN BUSINESS è il primo percorso integrato a una vera e propria filosofia, la filosofia dello SLOW BUSINESS, che rappresenta l’unico modo per arrivare concretamente a risultati duraturi.
Ogni tentativo di intraprendere scorciatoie o credere a “formule magiche” si risolverà inevitabilmente in delusioni e inutili perdite di tempo.
Ciò che serve veramente è un approccio progressivo, coerente, compatibile con i tuoi tempi e la tua realtà operativa, per poterti orientare da subito nella direzione di un miglioramento della sostenibilità per generare per te e per chi lavora con te RISULTATI, QUALITA' DELLA VITA, EVOLUZIONE.
Decidi tu: orientarti verso l'acquisizione di una reputazione e uno status di AZIENDA SOSTENIBILE, allineandoti agli adempimenti previsti dalle recenti direttive, oppure rimanere indietro fino a scomparire del tutto, insieme a chi non ha saputo evolversi?
A chi si rivolge questo messaggio?
Questo messaggio si rivolge a coloro che svolgono una attività professionale, imprenditoriale, commerciale o formativa, che comporta la produzione di beni, servizi o consulenze nei vari comparti economici, i quali sono ormai consapevoli che le normative e gli adempimenti, oltre che le richieste del mercato e dei clienti, sono sempre più pressanti verso la sostenibilità economica, sociale e gestionale (ESG).
Nessuno potrà più permettersi ritardi o rinvii, perché ormai anche le direttive europee e la finanza chiedono alle aziende, ai professionisti, alle imprese di dimostrare la loro situazione mediante la redazione di un documento istituzionale: il BILANCIO DI SOSTENIBILITA’.
Adesso è possibile acquisire tutte le informazioni utili per poter procedere con i tempi e i modi adeguati nella direzione giusta, prima che sia tardi e che si debba essere costretti ad affannarsi.
Innanzitutto, mi presento:
Se sei arrivato fin qui nella lettura, mi congratulo con te, perché hai dimostrato a te stesso di saperti prendere il giusto tempo da dedicare alle questioni importanti, con un atteggiamento lungimirante, ovvero: slow.
Prima di continuare è giusto che tu sappia chi è colui che ha scritto questa lettera di presentazione, per poter stabilire se ritieni che il tuo interlocutore abbia le credenziali adeguate per continuare a ottenere la tua attenzione.
Innanzitutto devi sapere che rappresento e coordino un team di professionisti ed esperti nelle varie discipline della sostenibilità ecologica, sociale e gestionale (ESG), il quali avranno piacere di fare la tua conoscenza nel momento in cui sarà opportuno.
Per il momento, io e te possiamo iniziare a conoscerci mediante alcune note sintetiche sulla mia figura professionale.
Il mio nome è Massimo Calabria, sono nato nel 1965 a Pontoglio (BS), ho una esperienza iniziata nel 1984 in campo imprenditoriale e professionale, e ho contribuito a promuovere iniziative culturali e sociali. Ho una laurea in Architettura del Politecnico di Milano e una specializzazione in edilizia sostenibile come progettista qualificato ARCA presso HABITECH (distretto tecnologico Trentino Alto Adige). Sono anche Energy Manager, Certificatore Energetico, e Auditor per Sistemi di Gestione dell'Energia.
Attualmente sono amministratore e responsabile formazione per il sistema di marketing relazionale C.R.E.A. (Costruzione Rete Espansione Affari). Sono consulente e formatore nel campo della GREEN ECONOMY, e aiuto aziende, enti, imprese, professionisti e privati a ridurre i costi energetici e adottare pratiche sostenibili, anche mediante la mia collaborazione attiva con il CONSORZIO BAMBU' ITALIA.
Ho fondato e presiedo l’Associazione SLOW BUSINESS, di cui ho scritto e pubblicato il “Manifesto”
Se vuoi conoscere meglio i miei crediti
Cosa possiamo fare insieme, di interessante per te?
Esiste la possibilità di affrontare con i tempi, i modi e gli investimenti che riterrai più adeguati un percorso guidato per chiarire, programmare e gestire tutti i singoli passaggi che ti porteranno progressivamente a raggiungere e consolidare la tua reputazione aziendale e il tuo status di azienda sostenibile, o di aiutare altri a farlo.
Potrai anche iniziare a comunicare con efficacia e trasparenza tutti i risultati e i crediti raggiunti durante il percorso, per edificare la tua immagine verso il mercato, i clienti, la finanza e le istituzioni, qualificando anche le tue competenze nel caso tu sia un formatore o un consulente.
Rimandare l'adeguamento agli adempienti e alle nuove richieste del mercato comporta l'accumulo delle problematiche che finiranno per presentarsi come emergenze quando ormai sarà troppo tardi.
I vantaggi di dirigere la propria attenzione verso la sostenibilità sono, oltre che commerciali ed economici, legati alla trasformazione del proprio lavoro verso maggiori soddisfazioni anche etiche e personali.
Credo sia interessante approfondire meglio questi punti.
Quali sono i problemi che possono essere generati da una mancanza di attenzione alle tematiche della sostenibilità?
La mancanza di attenzione alle tematiche della sostenibilità può generare una serie di problemi per imprese, aziende e professionisti. Ecco alcuni dei principali problemi che possono sorgere:
Perdita di reputazione: L'opinione pubblica è sempre più sensibile alle questioni ambientali e sociali. Un'azienda o un professionista che non tiene conto della sostenibilità rischia di subire seri danni alla sua reputazione. Clienti e fornitori potrebbero voler evitare di fare affari con un'azienda considerata non sostenibile, con la conseguenza di perdite economiche significative. In definitiva, ignorare questa tendenza può comportare la perdita di potenziali opportunità di mercato.
Pressioni normative: Molte regioni e paesi stanno implementando normative sempre più rigorose in materia di sostenibilità ambientale e sociale. La mancanza di attenzione a tali questioni potrebbe portare a sanzioni, multe o restrizioni operative per le imprese che non sono in linea con queste normative.
Rischi operativi: L'ignorare le tematiche della sostenibilità può comportare rischi operativi per le imprese. Ad esempio, la scarsa gestione delle risorse naturali può portare a carenze di materie prime o a costi crescenti. La mancanza di pratiche sostenibili potrebbe anche renderle meno resilienti rispetto a eventi climatici estremi o a cambiamenti nelle catene di approvvigionamento (supply chain).
Accesso ai mercati internazionali: Molte aziende stanno cercando di espandersi a livello globale, ma alcuni mercati internazionali richiedono certificazioni e standard elevati in materia di sostenibilità per accedere. La mancanza di aderenza a tali requisiti può limitare l'accesso a mercati chiave.
Costi elevati: Non adottare pratiche sostenibili può comportare costi più elevati a lungo termine. Ad esempio, l'uso inefficiente delle risorse o la gestione inadeguata dei rifiuti può comportare costi aggiuntivi per l'azienda. D'altro canto, l'adozione di soluzioni sostenibili può spesso portare a risparmi significativi.
Come avrai ben compreso, la sostenibilità è diventata un aspetto cruciale per la sopravvivenza e il successo a lungo termine delle imprese, delle aziende e dei professionisti. La mancanza di attenzione a queste tematiche può comportare conseguenze negative sia in termini di reputazione che di performance finanziaria
Quali sono invece le opportunità?
L'attenzione alle tematiche della sostenibilità può offrire numerose opportunità per le aziende e le imprese. Queste opportunità derivano dalla crescente consapevolezza dell'importanza della sostenibilità ambientale, sociale ed economica sia da parte dei consumatori che degli investitori. Ecco alcune delle principali opportunità:
Nuove opportunità di business: La sostenibilità può anche essere vista come un'opportunità di business. Le aziende che sviluppano prodotti o servizi sostenibili possono attirare clienti che cercano opzioni ecologiche o socialmente responsabili.
Vantaggio competitivo: Le aziende che adottano pratiche sostenibili possono distinguersi dalla concorrenza, attirando clienti che attribuiscono un valore elevato alla sostenibilità. Questo può tradursi in un aumento delle vendite e della quota di mercato.
Risparmio energetico e riduzione dei costi: L'adozione di tecnologie e processi più efficienti dal punto di vista energetico può portare a notevoli risparmi sui costi operativi. Ad esempio, l'efficienza energetica può ridurre i consumi elettrici e il consumo di risorse.
Accesso a nuovi mercati: Alcuni mercati, come quelli legati ai prodotti biologici o alle energie rinnovabili, sono in crescita grazie all'interesse per la sostenibilità. Le aziende che investono in queste aree possono accedere a nuovi segmenti di mercato.
Innovazione: La ricerca e lo sviluppo di soluzioni sostenibili possono portare all'innovazione di prodotti e servizi. Queste innovazioni possono essere protette tramite brevetti, creando ulteriori vantaggi competitivi.
Reputazione e fiducia del consumatore: Le aziende che dimostrano un impegno genuino verso la sostenibilità possono guadagnare la fiducia dei consumatori, il che può influire positivamente sulla loro reputazione aziendale.
Accesso a finanziamenti e investimenti: Gli investitori stanno sempre più considerando i criteri ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) nella loro valutazione delle aziende. Le imprese sostenibili potrebbero attrarre più facilmente finanziamenti e investimenti.
Riduzione dei rischi: La gestione dei rischi legati alla sostenibilità, come quelli associati ai cambiamenti climatici o alle violazioni dei diritti umani, può contribuire a evitare potenziali problemi legali e finanziari.
Conformità normativa: Molte giurisdizioni stanno implementando normative più rigorose in materia di sostenibilità. Le aziende che si adattano in anticipo a queste normative possono evitare sanzioni e multe.
Filiere sostenibili: Collaborare con fornitori sostenibili può migliorare la catena di approvvigionamento, garantendo l'accesso a materie prime più sicure e affidabili.
Riduzione dell'impronta ambientale: Ridurre l'impronta ambientale può contribuire a prevenire danni ecologici e climatici futuri, migliorando la resilienza aziendale.
Miglioramento della cultura aziendale e coinvolgimento dei dipendenti: L'adozione di valori e pratiche sostenibili può migliorare la cultura aziendale, attirando e trattenendo talenti motivati dalla sostenibilità. I dipendenti infatti sono sempre più interessati a lavorare per aziende che dimostrano un impegno per la sostenibilità.
Benefici a lungo termine: Investire nella sostenibilità può comportare benefici a lungo termine, contribuendo a garantire la continuità dell'azienda in un mondo in cui la sostenibilità diventa sempre più importante.
E’ quindi evidente che l'attenzione alle tematiche della sostenibilità non solo è positiva dal punto di vista etico e ambientale, ma può anche generare una serie di vantaggi strategici ed economici per le aziende e le imprese che adottano una mentalità sostenibile. Tuttavia, è importante che questo impegno sia autentico e trasparente, altrimenti potrebbe avere un effetto negativo sulla reputazione aziendale.
Come siamo arrivati a questo punto?
Per comprendere con chiarezza il motivo per cui l’attenzione della comunità internazionale, delle istituzioni globali e locali, delle recenti direttive e normative è cosi improntato al tema della sostenibilità, è fondamentale capire che non si sta parlando di questioni che si sono presentate dall’oggi al domani, ma che si collocano in modo ben preciso in un percorso storico che ha subito nella nostra epoca una accelerazione senza precedenti.
E’ quindi necessario partire da alcune premesse fondamentali che vengono da lontano, perciò qui di seguito trovi un breve elenco di alcune tappe cruciali delle problematiche relative alla sostenibilità ESG.
1769 James Watt perfeziona la macchina a vapore: inizio della rivoluzione industriale
1776 Adam Smith Pubblica “La ricchezza delle nazioni”: nascita del capitalismo moderno
1800 l'America inizia l'estrazione del petrolio: energia a basso costo
1945 esplosione del consumismo: impennata della produzione di beni e rifiuti1968 fondazione del Club di Roma, primo osservatorio scientifico sullo sviluppo globale
1971 Nixon proclama la fine della convertibilità del dollaro in oro: economia del debito1972 pubblicazione dello studio “I LIMITI DELLO SVILUPPO” dal parte dei ricercatori del M.I.T.
1992 conferenza di Rio: acclarato il problema dei cambiamenti climatici
1997 Nobel a Myron Sholes per aver prezzato i derivati: esplodono i prodotti finanziari
1997 conferenza di Kyoto: impegno al contenimento delle emissioni di CO2
2015 agenda ONU 2030: 17 goals per la sostenibilità ambientale e sociale
2021 legge europea sul clima
2022 direttiva Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD): disposizioni su rating ESG e bilancio di sostenibilità.
Riflettiamo su un dato clamoroso, mai rilevato prima nella storia: negli ultimi due secoli la popolazione mondiale si è PIU' CHE OTTUPLICATA (raddoppiando negli ultimi 50 anni)!
Per quanto possa sembrare incredibile, questo è il dato di fatto: dalle origini dell'homo sapiens al momento dell'invenzione della macchina a vapore il numero di esseri umani non aveva raggiunto il miliardo di persone: mentre nei secoli più recenti la crescita si è impennata in modo esponenziale e oggi abbiamo superato otto miliardi di persone, con la prospettiva di arrivare a dieci miliardi nei prossimi 20 anni.A ciò si aggiunga che questi dieci miliardi di esseri umani probabilmente si illuderanno di poter vivere “all'americana”, esercitando pressioni per rivendicare la possibilità di incrementare i propri consumi.
Inoltre, se non faremo nulla per invertire le tendenze in atto, la forbice fra i più poveri e i più ricchi del mondo continuerà ad allargarsi, generando tensioni sociali e flussi migratori crescenti.
Oggi quindi la domanda è: riusciremo a gestire il cambiamento necessario per evitare la catastrofe ambientale e sociale e con quella la fine dell'umana avventura?
Difficile rispondere, ma la cosa certa è che non ci sarà speranza senza sostenibilità.
Non si tratterà di fermare lo sviluppo, ma di riportare il sistema economico e industriale a cicli dai tempi compatibili con il funzionamento del sistema ecologico e sociale.
La posta in gioco è semplicemente la nostra esistenza come specie.
Seconda domanda: questo rallentamento sarà possibile senza generare un impatto traumatico sul sistema e sulle abitudini di ciascuno di noi?
Difficilissimo rispondere, ma azzardiamo una considerazione ottimistica: una parte di esseri umani sta prendendo coscienza delle possibilità di uscire dalla trappola del consumismo materialista globalizzato per riportare al centro valori superiori, più vicini al nostro spirito e alla nostra interiorità. Inoltre le tecnologie attualmente disponibili ci permettono di produrre e consumare energia in modalità compatibili con il rispetto dell'ambiente.
Quindi pensiamo questo: sarà un passaggio estremamente critico ma alla fine lo supereremo, affacciandoci su un nuovo paradigma, il paradigma dello sviluppo sostenibile.
Quale è la situazione attuale?
Fra gli innegabili vantaggi che la vita oggi ci offre vi sono le conquiste della scienza, della tecnica e della medicina, un maggior benessere materiale, la disponibilità di istruzione e la possibilità di spostarsi e di viaggiare, oltre ad altri privilegi che i nostri antenati non potevano nemmeno immaginare.
Ma, se i vantaggi sono evidenti e apprezzati da tutti, altrettanto evidenti sono i dubbi che affiorano ad una più attenta riflessione sulla direzione che abbiamo finora perseguito, e ormai anche le istituzioni internazionali hanno capito che le conseguenze di tutto ciò sono diventate ormai insostenibili, come dimostrato da alcuni dati che sono di pubblico dominio. Vediamone alcuni fra i più evidenti:
- la concentrazione di Co2 in atmosfera, dovuta a tutti i processi di combustione dei consumi energetici nei settori residenziali, industriali, agricoli, turistici e produttivi, sta destando in molti autorevoli osservatori forti preoccupazioni.
- Sebbene l'argomento sia fortemente dibattuto, da più parti vengono formulate ipotesi secondo le quali l'aumento della temperatura globale sterebbe comportando l'assottigliamento della calotta artica e la riduzione di tutti i ghiacciai del pianeta, con un innalzamento del livello dei mari che potrebbe provocare problemi difficili da immaginare.
- più del 30% delle foreste tropicali è stato distrutto per alimentare il mercato del legno, e il tasso di deforestazione è pari a una superficie superiore a tre volte quella dell'intera Italia ogni anno
- La biodiversità si sta drammaticamente riducendo, con la estinzione di innumerevoli specie di animali e piante ogni anno
- Più di 1000 specie di uccelli rischia di non riuscire a sopravvivere a causa della distruzione dell'habitat naturale
- L'erosione dei suoli sta drasticamente riducendo le riserve idriche mondiali
- Quotidianamente vengono riversati nei fiumi più di 2 milioni di tonnellate di sostanze inquinanti, residui industriali e scarti agricoli. Tutto ciò a portato al superamento dei 12.000 kilometri cubi di acqua inquinata sul pianeta.
- Quasi due miliardi di persone non ha accesso ad acqua potabile, con una mortalità di più di 30mila persone al giorno per contrazione di malattie da acqua non salubre
- la pesca si è più che quintuplicata negli ultimi 50 anni, con conseguente deperimento di oltre il 70% degli stock ittici globali
- quasi il 30% della barriera corallina è andato perduto, e il 60% è affetto da patologie
- in Italia sono state ampiamente superati i 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, oltre a 32mila metri cubi di rifiuti tossici ancora in attesa di stoccaggio
- l'estrazione di petrolio si è ottuplicata in 50 anni passando dai 400 milioni di tonnellate del dopoguerra a oltre 3000 milioni di tonnellate
- più dell'80% dell'energia viene prodotta con fonti fossili
Quelli che abbiamo qui sopra riportato sono solo alcuni dei dati ampiamente confermati dalle più autorevoli fonti scientifiche e comprovati da studi statistici inconfutabili, e chiunque vorrà accertarsene potrà agevolmente accedere mediante semplici ricerche.
Ma quello che è evidente a tutti è che anche altri sono i fenomeni ai quali tutti stiamo assistendo: l'aumento del divario fra ricchezza e povertà, la monopolizzazione di fatto delle fonti energetiche, la concentrazione dei flussi finanziari, il raggiungimento di dimensioni mai viste delle aziende multinazionali, l'aumento incontrollato dei flussi migratori, i conflitti bellici ed economici, l'aumento esponenziale del consumo di farmaci e psicofarmaci, l'incremento di traffico di droga e armi.
Tutto questo è ormai risaputo ma, di fatto, non è la verità che ci renderà liberi, e nemmeno, purtroppo, la semplice consapevolezza.
Quello che - come imprenditori, professionisti e aziende, ma anche come privati cittadini - ci viene richiesto, dall'Organizzazione della Nazioni Unite, dalla Comunità Europea, dalle Istituzioni Nazionali e locali, dai nostri Sindaci e dai nostri figli, è la capacità di cambiare le nostre scelte, e anche se tutto ciò può apparire molto impegnativo - attenzione - tutto ciò può diventare concretamente possibile avviandoci in un percorso disciplinato ma gratificante.
Quali sono le conseguenze individuali di uno stile di vita non sostenibile?
A livello personale, le conseguenze più rilevanti del non intraprendere il percorso di un cambiamento in senso della sostenibilità consistono nelle inevitabili ripercussioni sulla qualità della vita.
Naturalmente i principali problemi sono legati alle malattie dovute all'inquinamento e alla alimentazione di produzione industriale e da allevamento e agricoltura intensiva.
A tutto questo si aggiungono i disturbi dovuti a uno stile di vita penalizzante anche da un punto di vista psicologico.
Sempre più ci sembra di percepire una sensazione di ansia, frustrazione, di vuoto interiore, che in alcuni casi si trasforma addirittura in una condizione di vera a propria alienazione. Ormai tutte le statistiche rimarcano queste tendenze in modo inesorabile.
Purtroppo, sempre più frequentemente, la soluzione palliativa consiste nella assunzione di sostanze che sembrano portare un sollievo ma dall'altra parte producono un innegabile danno. Dalla semplice caffeina, all'aumento vertiginoso delle apparentemente innocue bibite energetiche, fino ai farmaci e addirittura alle droghe in tutte le loro categorie, dalle più socialmente accettate a quelle più devastanti dal punto di vista delle conseguenze, passando per l'abuso di alcool e psicofarmaci normalmente distribuiti in farmacia.
Ma anche quando si tentano rimedi di impronta più salutistica, come la pratica di diete o attività sportive e motorie, il rischio è che questi possono rivelarsi patetici palliativi, magari praticati in modo compulsivo, che sostanzialmente non fanno altro che occultare la vera natura dei disagi, i quali riaffiorano puntualmente dopo periodi di apparente sollievo.
Questo purtroppo vale anche per alcune pratiche cosiddette “olistiche”, oggi così di moda, che spesso non orientano veramente a una vera trasformazione interiore, ma offrono un effimero conforto temporaneo.
Ecco che da qui molti arrivano alla perdita di controllo delle proprie relazioni, sia private che lavorative, e al caos esistenziale che caratterizza sempre più persone.
E con tutto ciò sono compromessi anche i nostri risultati: mentre da una parte ci viene chiesto sempre di più, dall'altra il rischio è quello di riuscire a ottenere sempre di meno.
Quali sono invece i benefici che ciascuno di noi potrà ottenere adottando scelte più sostenibili?
Adottare uno stile di vita sostenibile avrà numerose conseguenze positive a livello individuale. Queste conseguenze riguardano vari aspetti della vita di una persona, tra cui l'ambiente, la salute, l'economia personale e il benessere complessivo. Ecco alcune delle principali conseguenze individuali di uno stile di vita sostenibile:
Riduzione dell'impronta ecologica: Riducendo il consumo di risorse naturali, l'energia e i rifiuti, le persone contribuiscono a preservare l'ambiente e a limitare i danni al pianeta. Questo può tradursi in una migliore qualità dell'aria, acqua più pulita e una maggiore biodiversità.
Risparmio economico: Un approccio sostenibile alla vita può comportare risparmi significativi. Ad esempio, ridurre il consumo di energia e acqua, ridurre l'uso dell'automobile e scegliere prodotti durevoli possono ridurre le spese quotidiane e aumentare il risparmio a lungo termine.
Miglioramento della salute: Adottare una dieta a base di alimenti locali e biologici, ridurre l'uso di prodotti chimici nocivi e aumentare l'attività fisica possono avere un impatto positivo sulla salute. Uno stile di vita sano può ridurre il rischio di malattie croniche e migliorare il benessere generale.
Qualità della vita: Molte persone trovano soddisfazione nel vivere in modo sostenibile. La connessione con la natura, il senso di responsabilità verso l'ambiente, migliori relazioni e il contributo a una causa più ampia possono aumentare la felicità e il benessere personale.
Riduzione dei rischi personali: Ridurre l'uso di sostanze tossiche e l'esposizione a prodotti nocivi può ridurre i rischi per la salute personale. Inoltre, una maggiore resilienza ambientale può aiutare a proteggere dalle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Maggiore indipendenza: Ridurre la dipendenza da risorse non rinnovabili, come il petrolio, può aumentare l'indipendenza personale e la sicurezza economica.
Riduzione dello stress: La semplificazione dello stile di vita, la riduzione degli sprechi e una maggiore connessione con la natura possono ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita.
In generale, uno stile di vita sostenibile può portare a una serie di benefici personali, oltre a contribuire positivamente all'ambiente e alla società nel loro insieme. È importante notare che le azioni individuali, quando sommate, possono avere un impatto significativo sulla sostenibilità globale, motivo per cui l'adozione di uno stile di vita sostenibile è importante a livello collettivo.
Come è possibile invertire la tendenza?
Il percorso deve necessariamente iniziare da un dubbio, il quale ci può consentire di gettare un nuovo seme: solo chi dubita può iniziare a concepire la possibilità di un cambiamento.
In realtà la cosa fondamentale è il cambiamento del nostro modo di pensare, perciò è così emblematico quel famoso aforisma che dice” "Semina un pensiero e raccoglierai un'azione, semina un'azione e raccoglierai un'abitudine, semina un'abitudine e raccoglierai un carattere, semina un carattere e raccoglierai un destino."
Questo aforisma in effetti contiene tutto ciò che in sintesi è il percorso evolutivo che può consentirci di approdare alla migliore chiarificazione del senso della nostra vita, e quindi al miglioramento della nostra stessa esistenza, nella direzione di un vero progresso più sostenibile.
In pratica, i passi da fare sono pochi ma fondamentali, da svolgere nella giusta sequenza:
PRIMO PASSO: Educazione e sensibilizzazione. L'adozione di uno stile di vita sostenibile inizia da un maggiore interesse per le questioni ambientali e sociali. Questo può stimolare l'educazione personale e la partecipazione attiva a iniziative di formazione e sensibilizzazione.
SECONDO PASSO: Maggiore consapevolezza. Uno stile di vita sostenibile sarà adottato dal momento in cui si sarà maturata una maggiore consapevolezza delle proprie azioni e delle loro conseguenze. Questo può portare progressivamente a una maggiore comprensione delle sfide ambientali e sociali e a un maggiore impegno nel fare la differenza.
TERZO PASSO: Esempio per gli altri. Una volta che si sia iniziato effettivamente a vivere in modo più sostenibile può ispirare gli altri a fare lo stesso. Questo effetto può contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità nella comunità.
Quale è il RUOLO DELLE AZIENDE, dei PROFESSIONISTI e delle IMPRESE?
In generale, il ruolo del mondo economico nella promozione del paradigma della sostenibilità è fondamentale per generare un impatto positivo su diverse aree della società. Ecco alcuni dei modi in cui le aziende, con il supporto di adeguata formazione e consulenza professionale, possono contribuire alla attuazione del nuovo modello di sviluppo:
Creazione di occupazione: Le aziende forniscono posti di lavoro e opportunità di crescita professionale alle persone. La creazione di occupazione è fondamentale per ridurre la disoccupazione e migliorare il tenore di vita delle comunità locali.
Responsabilità sociale d'impresa (CSR): Molte aziende adottano politiche di responsabilità sociale d'impresa, impegnandosi in attività di beneficenza, sostenendo cause sociali e ambientali, e contribuendo finanziariamente a iniziative di beneficenza. Queste azioni possono migliorare la qualità della vita delle persone e affrontare problemi sociali.
Promozione della diversità e dell'inclusione: Le aziende possono promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, che accoglie persone di diverse origini, generi, orientamenti sessuali, età, e abilità. Questo può contribuire a combattere la discriminazione e a promuovere l'uguaglianza sociale.
Rispetto dell'ambiente: Le aziende possono adottare pratiche sostenibili e ridurre l'impatto ambientale delle loro attività. Questo contribuisce a preservare risorse naturali e a prevenire danni all'ambiente, migliorando il benessere delle comunità.
Investimenti nella comunità: Molte aziende investono nelle comunità in cui operano attraverso programmi di sostegno all'istruzione, alla salute, alla cultura e allo sviluppo economico locale.
Innovazione e tecnologia: L'innovazione aziendale può portare a nuovi prodotti e servizi che migliorano la qualità della vita delle persone. Ad esempio, le aziende del settore tecnologico hanno trasformato il modo in cui le persone comunicano, lavorano e accedono alle informazioni.
Promozione della salute e del benessere dei dipendenti: Le aziende possono sostenere la salute e il benessere dei propri dipendenti attraverso programmi di benessere, copertura sanitaria, flessibilità nei luoghi di lavoro e supporto per il bilanciamento tra vita lavorativa e vita privata.
Collaborazione con organizzazioni non profit: Le aziende possono collaborare con organizzazioni non profit e organizzazioni della società civile per affrontare questioni sociali specifiche, come la povertà, l'istruzione e la salute.
Etica nei fornitori e nella catena di approvvigionamento: Le aziende possono adottare standard etici nella selezione dei fornitori e nell'intera catena di approvvigionamento, garantendo che i prodotti e i servizi che offrono siano prodotti in condizioni etiche e sostenibili.
In sintesi, le aziende possono svolgere un ruolo importante nella promozione del benessere sociale attraverso una serie di azioni che vanno oltre il loro obiettivo principale di generare profitto. Queste iniziative possono contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone e ad affrontare le grandi sfide sociali e ambientali.
CONCLUSIONI: in cosa consiste il nostro percorso?
Ed eccoci arrivati alle conclusioni: quello che ti offriamo è l’opportunità di aderire a un percorso condiviso. Il nostro percorso è innanzitutto – attenzione – un PERCORSO: il primo percorso fondato sulla pratica della CONSULENZA INTEGRATA, che partendo dalla alfabetizzazione alla sostenibilità ti guiderà verso le soluzioni concrete più adatte alla tua situazione attuale.
Le differenze che caratterizzano questa proposta rispetto a quella che si può definire come “formazione” in senso convenzionale sono:
- flessibilità
- circolarità del percorso
- interazione e community
E’ importante descrivere esattamente quanto appena considerato.
Innanzitutto, la frase che ci ha ispirato nel costituire il team che ho il piacere di coordinare, risale a più di 2.500 anni fa ed è stata attribuita a Lao Tze: “non importa il punto in cui ti trovi, ma la direzione in cui stai andando”.
Illudersi di poter assimilare il paradigma dello sviluppo sostenibile mentre si continua a correre sulla famigerata “ruota del criceto” è semplicemente ingenuo.
La filosofia dello “SLOW BUSINESS” presuppone che non è possibile ottenere risultati consistenti e duraturi senza adottare un atteggiamento orientato alla apertura e alla accoglienza delle nuove concezioni che ci permetteranno di percorrere, passo dopo passo, la nuova direzione che abbiamo scelto: la direzione della sostenibilità.
E mi viene in mente mio nonno che nel suo lavoro di artigiano procedeva costantemente, come amava dire: “senza fretta, e senza perdere tempo”.
Qualora ncessario, sarà possibile iniziare con una fase preliminare di orientamento ai concetti propedeutici, denominata “ALFABETA GREEN”.
Questa fase consisterà in un ciclo di 8 incontri di 2 ore, ai quali sarà possibile partecipare in presenza oppure on-line, dedicati alle tematiche strutturali, che abbiamo individuato in: concetto di SOSTENIBILITA', situazione ATTUALE, sostenibilità ECOLOGICA, sostenibilità SOCIALE, Sostenibilità GESTIONALE, SOLUZIONI per la sostenibilità, Sostenibilità e COMUNICAZIONE, COMMUNITY e sinergie per la sostenibilità.
Gli incontri sono improntati a 3 caratteristiche fondamentali: flessibilità (per consentire a ciascuno di poter partecipare agevolmente, in funzione dei propri impegni e abitudini), circolarità (per consentire l’inserimento di nuovi partecipanti in modo armonico) e valorizzazione delle esperienze pratiche e delle interazioni, per favorire lo sviluppo di una Community generatrice di sinergie potenzianti.
Per avere MAGGIORI INFORMAZIONI sul percorso ALFABETA GREEN
Il passaggio successivo potrebbe consistere nella possibilità per ognuno di approfondire le tematiche ritenute più rilevanti nella propria realtà, mediante stage diversificati e percorsi avanzati.
A questo punto sarà possibile intraprendere concretamente la realizzazione delle soluzioni e dei vari progetti che ciascuno avrà analizzato e maturato. Sarà possibile sottoporre quesiti e valutazioni a uno specifico SPORTELLO INTEGRATO, costituito da un pool di specialisti che saranno a disposizione per offrire orientamenti specifici e calibrati sul singolo caso.
Per accedere allo SPORTELLO INTEGRATO SOSTENIBILITA'
Nel caso in cui sia ritenuto opportuno, sarà possibile richiedere la assegnazione di un TUTOR, il quale avrà il ruolo di coordinare le varie competenze coinvolte e svolgere una funzione di accompagnamento e supporto.
Naturalmente tutto il percorso sarà regolato da un semplice ma completo accordo preliminare nel quale saranno definite tutte le garanzie e le condizioni di adesione, secondo la intramontabile logica del “patti chiari, amicizia lunga”
Il tutto sarà presentato nel corso di appositi incontri nei quali avremo il piacere di conoscerci di persona e intrattenerci per definire ogni specifica esigenza.
Concludiamo questa lettera di presentazione ribadendo alcuni concetti che abbiamo già evidenziato, e che sono alla base di questa proposta.
Questo è il primo percorso integrato a una vera e propria filosofia, la filosofia dello SLOW BUSINESS, che rappresenta l’unico modo per arrivare concretamente a risultati duraturi.
E’ anche il primo percorso fondato sulla pratica della CONSULENZA INTEGRATA, che partendo dalla alfabetizzazione alla sostenibilità ti guiderà verso le soluzioni concrete più adatte alla tua situazione attuale.
Le differenze che caratterizzano questa proposta rispetto a quella che si può definire come “formazione” in senso convenzionale sono:
- flessibilità
- circolarità del percorso
- interazione e community
A questo punto non ci rimane che invitarti a contattarci per essere poter partecipare a uno dei nostri incontri di presentazione, i quali si svolgono periodicamente sia in presenza che on-line.
Nel ringraziarti per l’attenzione che hai voluto concederci, ti lasciamo alcuni link ai quali potrai accedere per approfondire ciò che abbiamo qui voluto illustrare:
Per avere MAGGIORI INFORMAZIONI sul programma ALFABETA GREEN
Per accedere allo SPORTELLO INTEGRATO SOSTENIBILITA'
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Massimo Calabria . Coordinatore percorso GREEN BUSINESS
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